Ieri c'è stata la festicciola con cena di fine anno o meglio di fine anni e gli anni in questione erano i tre dell'asilo.
Sono arrivata, ho sistemato sul tavolo le cose che dovevo portare per il rinfresco, ho salutato e stava andando tutto molto bene finché il mio cervello, senza mia esplicita richiesta si è domandato: cosa ci faccio qui?
Si, insomma, ho un figlio che ha frequentato l'ultimo anno di asilo quindi era mio diritto esserci, ma non è possibile, che ha portato mio figlio all'asilo per la prima volta qualche giorno fa e ora improvvisamente sono passati tre anni! Cioè tre anni, veramente????
Come è potuto succedere?
Quindi mi volete dire che a settembre frequentera' le elementari??? (Si, lo so che ora tutte le definiscono primarie, ma io sono della vecchia scuola e preferisco ancora la parola elementari...)
È stato un periodo bellissimo, pieno di emozioni. A tratti triste anche...
Delle volte sono scese lacrime improvvise sia da parte mia che da parte di mio figlio. Delle volte la loro assenza in casa era insopportabile, delle volte era indispensabile....
Insomma, siamo giunti alla fine, e insieme alla fine arriverà un nuovo inizio.
Credetemi, quando vi dico che se avessi il potere di poter fermare il tempo ne abuserei, ma purtroppo non lo ho e devo accettare inesorabilmente questa cosa.
Per carità è bello vederli crescere è, pure, divertente ma dai...caspita! Poi una step dopo l'altro, ecco che non sono solo grandi ma troppo grandi.
Ieri è stata una bella festa, e ovviamente nei momenti dei ringraziamenti mi sono commossa (anche se commuovermi non è una cosa difficile), ho fissato mio figlio mentre era seduto a gambe incrociate insieme a tutti i suoi amichetti con cui proseguirà questo cammino, l'ho guardato, ho trattenuto le lacrime e gli ho sussurrato da lontano: in bocca al lupo amore mio.
Si è girato per cercare la mia faccia tra tutti i genitori proprio mentre gli mandavo il mio augurio e mi ha fatto un occhiolino, fatto male come solo lui li sa fare.
È riuscito quindi nel suo solito intento, trasformare un mio momento di malinconia in un sorriso.
Ti amo.