Ho sempre annuito e detto un "eh,si infatti" davanti alle facce dallo sguardo convinto quando mi dicevano " fare il genitore è il mestiere più difficile!" ma mica capivo bene cosa intendessero.
Cioè conosco il significato della parola mestiere, la parola genitore è il significato della parola difficile quindi in senso generale so a cosa avevo appena annuito e condiviso con "ah,sì..." ma non avevo appreso appieno il significato che stava dietro a queste parole, alla base di questo concetto.
Che poi non dicono anche tutti "vedrai...non è difficile essere madre...viene tutto da se....è istinto!"
C'è da dire che la parola mestiere in questo contesto non piace ma tant'è...oramai è un luogo comune.
Per me non rientra nella categoria lavoro fare il genitore.
Ma quello che ho capito diventando, appunto, genitore è il vero significato di difficile.
Per me la parte più difficile, la più difficile in assoluto intendo, quella che proprio faccio fatica, la parte che mi mette seriamente in difficoltà è il momento della sgridata.
La sgridata in sé non è un problema: è istintiva, impulsiva, incontrollata.
Loro combinano un guaio e io di conseguenza parto con la predica, con un tono di voce che non è quello che ti consigliano nei testi di pedagogia.
Una pantomimia interminabile e delle volte correlata da una sculacciata e quasi sempre finisce con la punizione in camera...."vai in camera a riflettere su quello che hai fatto..." sbraito.
Ed ecco che proprio un secondo dopo esatto aver spedito il reo in camera che mi inizia la salita.
La lotta interiore per rimanere coerente e non correre da loro in camera e digli..." vabbe' dai, non è successo una catastrofe...lasciamo perdere"
Odio questo momento perché mette in dubbio la mia reazione, il mio modo di educare.
Avrò fatto male? Avrò esagerato?? Potevo lasciar perdere questa volta?
Devo sopprimere la voglia che ho di consolarli e sentirli piagnucolare mentre borbottano un " non lo faccio più...." mi si spezza il cuore.
Per non parlare delle punizioni sotto forma di rinunce. " se continui così non ti porto al parco!!!" E magari però in nome dell'educazione e della coerenza far rinunciare al parco a loro significa che dovrai rinunciarci pure tu...E addio sole sul viso e quattro chiacchiere in compagnia....bene! Ora,mi sono messa in auto punizione anche io!
Per quanto poi si deve rimanere arrabbiati con loro? Se dovessi dar retta a me tipo 3 min....ma così poi diventa facile per loro.
Se capiscono che dopo poco è tutto finito è la fine, ma loro si presentano con il pugnetto e il mignolo dritto e mi dicono "facciamo pace mamma???" E che devo fare? Dire di no?!
Che tenerezza....
Io gli dico che non abbiamo litigato, che sono arrabbiata ma che mi passerà e devono stare tranquilli ma che la cosa importante è che devono capire dove hanno sbagliato.
Ma la verità è che neanche mi ricordo più cosa sia successo....
Da quando sono genitore sono io quella che si ritrova uno viso davanti che annuisce e dice "eh si..." quando gli dico "fare il genitore è il lavoro più difficile"
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