Quando ero piccola soffrivo il mal d'auto. Bastavano semplicemente due curve e iniziavo a soffrire.
Potete immaginare il viaggio in Svizzera cosa potesse essere: un'odissea.
La partenza intelligente non consisteva nell'evitare l'orario di punta ma consisteva nel saper far coincidere alla perfezione il mio stato di veglia con l'autostrada e la fase rem con le curve dei passi montani.
Ovviamente non coincideva quasi mai.
Ovviamente appena superato il confine cominciava la mia respirazione anti vomito, che non serviva a nulla.
Mia madre, mia nonna o mio padre ( dipendesse da chi aveva la sfortuna di viaggiare in auto con me) avevano studiato una tecnica: la distrazione.
Consisteva nel farmi osservare fuori dal finestrino dicendo di continuo...." ma guarda belloooooo!!!!".
Ovviamente non funzionava. Anzi la odiavo questa tecnica.
Volevo solo respirare dentro un sacchetto, appoggiarmi con la testa al sedile di fronte a me e pregare che questo cazzo di viaggio finisse presto.
In alternativa svenire mi andava bene ugualmente.
Ma no!! Dovevo guardare monti e ruscelli.....prati.....mucche.....e auto che passavano.....
Aprire il finestrino farmi venire i goccioloni agli occhi e rinchiudere.
Uno strazio. Per me e per i miei.
Con l'avanzare degli anni ho poi scoperto che tutto ciò era solo la punta dell'iceberg, sotto il quale c'era anche il mal d'aereo, il mal di nave e il mal di treno se viaggio girata rispetto alla direzione del treno.
Oggi è stato l'ennesimo viaggio in auto con i miei figli: perfetto.
Siamo partiti alle 7,15 e arrivati alle 15,30 con una sola sosta alle 12,00 fino alle 12,30 e nessuno più di me può apprezzare questa cosa.
Io che so perfettamente cosa vuol dire il contrario.......
Grazie karma per non avermi ridato indietro quello che ho fatto io,
Grazie bimbi per essere meglio di me.