Avere un (o multipli di un) figlio ti cambia la vita ( ma dai! Non ve l'ha detto mai nessuno, vero??).
Ti cambia la forma fisica, gli orari, il metabolismo, l'organizzazione per le uscite, in alcuni casi le amicizie e pure l'approccio con la spesa.
Ma mentre per alcune cose, come ad esempio la forma fisica o l'organizzazione per le uscite si torna più o meno come prima, per quanto riguarda la spesa sappiate che fin dai primi giorni si inizia male e si finisce anche peggio con il passare del tempo.
È si, i motivi sono molteplici.
In principio è l'ovetto: questo tenero e grazioso oggetto, dove il tuo cucciolo sta beato anche per ore....se non fosse che pesa come il cemento armato. Se non fosse che sei costretta ad appoggiarlo sul carrello lì dove un giorno tuo figlio si siederà, ostruendo la visuale! Vai solo nei super mercati che già conosci a memoria, così da muoverti e camminare quasi come un robot, non vedi un accidente, le persone e gli scaffali sono in pericolo ma in qualche modo te la cavi.
L'alternativa è mette l'ovetto proprio dentro al carrello ma a quel punto puoi comprare solo un pacco di spaghetti da incastrare negli unici 5 cm liberi rimasti del carrello.
Più che i parcheggi rosa dovrebbero inventare i carrelli rosa!! Sarebbe molto più utile. Dico davvero....
Ma poi finalmente la creatura è grande abbastanza da poterci stare seduta: qui il gioco si fa interessante....
Ora: devi riuscire a camminare al centro esatto della corsia tra i due scaffali in modo tale che né con il braccio destro, né con il braccio sinistro possono prendere o meglio agguantare oggetti.
Ti ritrovi altrimenti con l'adesivo per dentiere, pacchi di ovatta idrofila e cose di questo tipo nel carrello...talvolta capita che ti ci ritrovi un pacco di patatine ma te ne accorgi solo alla cassa e gli dici...." cattivo bambino....Non si fa....adesso dovrò comprarli e mangiarli ....mannaggia..."
Poi la fantastica fase in cui i tuoi figli sono coscienti del luogo in cui si trovano!
E quindi cominciano con la fatidica frase: mamma mi compri....!!
Se prima, noi mamme eravamo un unico compatto gruppo che avevo lo stesso disagio al supermercato, ora qui ci dividiamo in due grandi gruppi: quelle del 'dico sempre di no ma qualche volta diventa un si a patto che una richiesta sana, bio, senza conservanti e coloranti senza olio di palma' e quelle del 'vorrei dire di no ma poi urlano, si sbattono, piangono e mi maledicono, mi fanno sentire stronza e quindi dico sì'....
Desiderano ogni sorta di cose, si fanno nascere gusti nuovi improvvisi pur di riportare qualcosa, riconoscono i prodotti che vedono in pubblicità e che dicono essere perfetti per la loro crescita, e quindi la vogliono 'vuoi che cresco mamma??'
Ma in realtà da questi due gruppi poi nascono tanti piccolo semi gruppi con ogni tipo di variante..basta che in qualche modo ai torna all'auto senza avere il bisogno di un analgesico.
Insomma in parole povere, fare la spesa con i bambini equivale come espiere una colpa,qualunque cosa tu faccia con loro o per loro è sarà sempre bello o emozionante.
LA SPESA NO! ECCO.
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