Qualche giorno fa, mia figlia mentre si preparava per andare all'asilo mi ha detto:" papà lavoro, chry a scuola e io asilo...tu rimani a casa....mamma tu furbetta...." puntandomi il dito a mo di maestrina....
C'ho fatto una risata perché da una bambina di quattro anni che la mattina alle 7 non ha voglia di vestirsi e andare all'asilo mi aspetto questo e altro ma sono anni che combatto questa battaglia con adulti in grado di intendere e volere. O cosi si suppone.
Molti, nel 2017 pensavo ancora che scegliere di rimanere a casa a disposizione della famiglia sia la scelta più "comoda" nel senso brutto della parola, come se finalmente avendo messo al mondo due bimbi mi giustifichi a rimanere a casa a "non fare niente".
......
Già.
Nessuno però si sofferma sul fatto che fare la mamma e la casalinga è per stomaci forti, per personalità forti!
Ci vuole una gran personalità e un gran lavoro interiore per non abbandonarsi e perdere la nostra identità.
Con il passare del tempo, per noi il rischio di perdere la nostra identità è alta, ci sentiamo spesso poco utili, come se quello che facciamo non fosse sufficiente.
Dobbiamo spesso fare i conti con il fatto che non abbiamo uno stipendio nostro, e questo non è chissà quale problema ma poi, quando vieni presa dallo sconforto questo dettaglio conta.
Noi sappiamo che siamo il mattone che sorregge tutto (o quasi) che oramai solo noi abbiamo una soglia altissima per sopportare la presenza dei bambini anche 12ore di fila, noi sappiamo che se non fossimo in casa avremmo sul libro paga delle baby sitter che prenderebbe quanto noi, sappiamo anche se fossero i nonni i nostri sostituti prima o poi arriverebbe il giorno in cui nasce l'incomprensione.
Sempre nel caso che i nonni siano una opzione da poter prendere in considerazione e non è il mio caso.
Noi sappiamo tutto ciò, ma spesso ci sentiamo poco....poco utili, poco apprezzate,poco gratificante, poco intraprendenti, poco di tutto!!
Per non parlare poi del fatto che non dobbiamo e non possiamo trascurarci perché dobbiamo coltivare il nostro lato femminile per poterci apprezzare e farci desiderare ancora da nostro marito come il primo giorno di fidanzamento!!
E qualche volta ti trovi davanti all'armadio a dirti "ma che metto a fare questa cosa che oggi probabilmente non mi vedrà nessuno...." PER NOI!
E poi uno giorni si e un giorno no ecco che ti trovi a giustificarti con l'ennesimo genio che ti chiede: ma tu perché non lavori...??
E chissà....
Veramente, credetemi, all'inizio provavo in tutti i modi a fargli capire il motivo, le mie ragioni, volevo che capissero e condividessero il mio pensiero....
Questo finché ho capito che tramite la loro curiosità coglievo l'occasione per ripete a me quel copione. Per ricordarmelo.
Ora, a distanza di anni ho trovato un equilibrio che mi permette di sentirmi soddisfatta delle mie scelte e fiera del ruolo che ricopro.
Sono felice di aver trovato la chiave per sentirmi una imperfetta donna-moglie-mamma. Imperfetta ma felice.
Non sento più il peso di farmi accettare e giustificare perché non lavoro.
Da oggi ogni volta che mi dicono perché non lavori, rispondo: perché non ho voglia. E ciao.