martedì 31 ottobre 2017

Tu, MAMMA SEI FURBETTA....

Qualche giorno fa, mia figlia mentre si preparava per andare all'asilo mi ha detto:" papà lavoro, chry a scuola e io asilo...tu rimani a casa....mamma tu furbetta...." puntandomi il dito a mo di maestrina....
C'ho fatto una risata perché da una bambina di quattro anni che la mattina alle 7 non ha voglia di vestirsi e andare all'asilo mi aspetto questo e altro ma sono anni che combatto questa battaglia con adulti in grado di intendere e volere. O cosi si suppone.

Molti, nel 2017 pensavo ancora che scegliere di rimanere a casa a disposizione della famiglia sia la scelta più "comoda" nel senso brutto della parola, come se finalmente avendo messo al mondo due bimbi mi giustifichi a rimanere a casa a "non fare niente".
......

Già.

Nessuno però si sofferma sul fatto che fare la mamma e la casalinga è per stomaci forti, per personalità forti!

Ci vuole una gran personalità e un gran lavoro interiore per non abbandonarsi e perdere la nostra identità.

Con il passare del tempo, per noi il rischio di perdere la nostra identità è alta, ci sentiamo spesso poco utili, come se quello che facciamo non fosse sufficiente.
Dobbiamo spesso fare i conti con il fatto che non abbiamo uno stipendio nostro, e questo non è chissà quale problema ma poi, quando vieni presa dallo sconforto questo dettaglio conta.
Noi sappiamo che siamo il mattone che sorregge tutto (o quasi) che oramai solo noi abbiamo una soglia altissima per sopportare la presenza dei bambini anche 12ore di fila, noi sappiamo che se non fossimo in casa avremmo sul libro paga delle baby sitter che prenderebbe quanto noi, sappiamo anche se fossero i nonni i nostri sostituti prima o poi arriverebbe il giorno in cui nasce l'incomprensione.
Sempre nel caso che i nonni siano una opzione da poter prendere in considerazione e non è il mio caso.

Noi sappiamo tutto ciò, ma spesso ci sentiamo poco....poco utili, poco apprezzate,poco gratificante, poco intraprendenti, poco di tutto!!

Per non parlare poi del fatto che non dobbiamo e non possiamo trascurarci perché dobbiamo coltivare il nostro lato femminile per poterci apprezzare e farci desiderare ancora da nostro marito come il primo giorno di fidanzamento!!
E qualche volta ti trovi davanti all'armadio a dirti "ma che metto a fare questa cosa che oggi probabilmente non mi vedrà nessuno...." PER NOI!

E poi uno giorni si e un giorno no ecco che ti trovi a giustificarti con l'ennesimo genio che ti chiede: ma tu perché non lavori...??
E chissà....

Veramente, credetemi, all'inizio provavo in tutti i modi a fargli capire il motivo, le mie ragioni, volevo che capissero e condividessero il mio pensiero....

Questo finché ho capito che tramite la loro curiosità coglievo l'occasione per ripete a me quel copione. Per ricordarmelo.

Ora, a distanza di anni ho trovato un equilibrio che mi permette di sentirmi soddisfatta delle mie scelte e fiera del ruolo che ricopro.
Sono felice di aver trovato la chiave per sentirmi una imperfetta donna-moglie-mamma. Imperfetta ma felice.

Non sento più il peso di farmi accettare e giustificare perché non lavoro.
Da oggi ogni volta che mi dicono perché non lavori, rispondo: perché non ho voglia. E ciao.

giovedì 5 ottobre 2017

È il lavoro più difficile. Punto.

Ho sempre annuito e detto un "eh,si infatti" davanti alle facce dallo sguardo convinto quando mi dicevano " fare il genitore è il mestiere più difficile!" ma mica capivo bene cosa intendessero.
Cioè conosco il significato della parola mestiere, la parola genitore è il significato della parola difficile quindi in senso generale so a cosa avevo appena annuito e condiviso con "ah,sì..." ma non avevo appreso appieno il significato che stava dietro a queste parole, alla base di questo concetto.
Che poi non dicono anche tutti "vedrai...non è difficile essere madre...viene tutto da se....è istinto!"

C'è da dire che la parola mestiere in questo contesto non piace ma tant'è...oramai è un luogo comune.
Per me non rientra nella categoria lavoro fare il genitore.

Ma quello che ho capito diventando, appunto, genitore è il vero significato di difficile.

Per me la parte più difficile, la più difficile in assoluto intendo, quella che proprio faccio fatica, la parte che mi mette seriamente in difficoltà è il momento della sgridata.
La sgridata in sé non è un problema: è istintiva, impulsiva, incontrollata.
Loro combinano un guaio e io di conseguenza parto con la predica, con un tono di voce che non è quello che ti consigliano nei testi di pedagogia.
Una pantomimia interminabile e delle volte correlata da una sculacciata e quasi  sempre finisce con la punizione in camera...."vai in camera a riflettere su quello che hai fatto..." sbraito.

Ed ecco che proprio un secondo dopo esatto aver spedito il reo in camera che mi inizia la salita.
La lotta interiore per rimanere coerente e non correre da loro in camera e digli..." vabbe' dai, non è successo una catastrofe...lasciamo perdere"
Odio questo momento perché mette in dubbio la mia reazione, il mio modo di educare.
Avrò fatto male? Avrò esagerato?? Potevo lasciar perdere questa volta?
Devo sopprimere la voglia che ho di consolarli e sentirli piagnucolare mentre borbottano un " non lo faccio più...." mi si spezza il cuore.

Per non parlare delle punizioni sotto forma di rinunce. " se continui così non ti porto al parco!!!" E magari però in nome dell'educazione e della coerenza far rinunciare al parco a loro significa che dovrai rinunciarci pure tu...E addio sole sul viso e quattro chiacchiere in compagnia....bene! Ora,mi sono messa in auto punizione anche io!
Per quanto poi si deve rimanere arrabbiati con loro? Se dovessi dar retta a me tipo 3 min....ma così poi diventa facile per loro.
Se capiscono che dopo poco è tutto finito è la fine, ma loro si presentano con il pugnetto e il mignolo dritto e mi dicono "facciamo pace mamma???" E che devo fare? Dire di no?!
Che tenerezza....
Io gli dico che non abbiamo litigato, che sono arrabbiata ma che mi passerà e devono stare tranquilli ma che la cosa importante è che devono capire dove hanno sbagliato.
Ma la verità è che neanche mi ricordo più cosa sia successo....

Da quando sono genitore sono io quella che si ritrova uno viso davanti che annuisce e dice "eh si..." quando gli dico "fare il genitore è il lavoro più difficile"

mercoledì 6 settembre 2017

Dai che ricomincia la scuola....

Si, sono come tutte le altre mamme: stufa dei bimbi a casa.
No, non sono come le altre mamme: non sono felice che ricominci la scuola.

Durante queste settimane, sono stata a contatto con i bambini per tutto il giorno tutti i giorni ( tranne che per un weekend e un paio di ore domenica scorsa).
Per quando inizierà la scuola i giorni insieme forever&aver saranno quindi 90. Circa.

Ma nonostante il mio livello di bile sia alto (molto), il mio livello di pazienza siamo basso (molto) l'inizio del nuovo anno scolastico con tutto ciò che ne consegue non mi entusiasma.

Ogni volta che una mamma o chi per lei mi dice: "dai che tra poco ricomincia la scuola..." mi immagino cadere dal letto alle 6,50 del mattino, tenere per un braccio Christian mentre con l'altro lo vesto, e con l'altro ancora ( che non ho!) evito che L' Anna si stenda di nuovo a letto. Lavarli. Pettinarli.
Colazionarli. Urlando tra un sorso di caffe e l'altro "dai! Su!"
Denti.
Grembiule.
Giacca.
Zaino
Sciarpa
Bacio, ciao ciao, fate i bravi, ci vediamo dopo.

Apri le finestre per le faccende. Gelo. Muoio. Resuscito.
Andrò di nuovo a camminare (nota positiva)

torna: mangia. Parti vai a prendere chry. Fallo mangiare sempre a suon di " sbrigati dai".

Compiti: dai su veloce che devo andare a prendere Anna.

Vai a prendere Anna.

Merenda.

Portali di corsa agli allenamenti ( solo alcuni pomeriggi) 

Un paio di ore per distruggere casa.
È gia buio da un po'. Che palle!.

Sistema casa con loro.

Prepara la cena, lavarli, pigiamali storia e a letto entro le 9,15.

Sfinita

Ecco, non è che proprio salto di gioia insomma.

L'estate è quel periodo in cui devi fare i conti con i bimbi in casa che limitano le tue libertà, ma che ha dalla sua la bellezza del tempo lento e fluido.
Alzarsi la mattina con calma, vivere la giornata senza dover guardare sempre l'orologio, la luce fuori ti dà la carica, l'energia giusta per arrivare a sera.
Se si mangia mezz'ora più tardi non scateni una serie di eventi che ti impone poi di correre come una matta per recuperare il gap.
Insomma loro sono a casa, certo, ma i lati positivi d'altra parte sono di più.
Quindi quando mi dicono " dai che presto ricomincia la scuola" sembra più un triste annuncio che una bella notizia....


domenica 27 agosto 2017

In viaggio con loro....

Quando ero piccola soffrivo il mal d'auto. Bastavano semplicemente due curve e iniziavo a soffrire.
Potete immaginare il viaggio in Svizzera cosa potesse essere: un'odissea.
La partenza intelligente non consisteva nell'evitare l'orario di punta ma consisteva nel saper far coincidere alla  perfezione il mio stato di veglia con l'autostrada e la fase rem con le curve dei passi montani.
Ovviamente non coincideva quasi mai.
Ovviamente appena superato il confine cominciava la mia respirazione anti vomito, che non serviva a nulla.
Mia madre, mia nonna o mio padre ( dipendesse da chi aveva la sfortuna di viaggiare in auto con me) avevano studiato una tecnica: la distrazione.
Consisteva nel farmi osservare fuori dal finestrino dicendo di continuo...." ma guarda belloooooo!!!!".
Ovviamente non funzionava. Anzi la odiavo questa tecnica.
Volevo solo respirare dentro un sacchetto, appoggiarmi con la testa al sedile di fronte a me e pregare che questo cazzo di viaggio finisse presto.
In alternativa svenire mi andava bene ugualmente.
Ma no!! Dovevo guardare monti e ruscelli.....prati.....mucche.....e auto che passavano.....
Aprire il finestrino farmi venire i goccioloni agli occhi e rinchiudere.
Uno strazio. Per me e per i miei.
Con l'avanzare degli anni ho poi scoperto che tutto ciò era solo la punta dell'iceberg, sotto il quale c'era anche il mal d'aereo, il mal di nave e il mal di treno se viaggio girata rispetto alla direzione del treno.

Oggi è stato l'ennesimo viaggio in  auto con i miei figli: perfetto.
Siamo partiti alle 7,15 e arrivati alle 15,30 con una sola sosta alle 12,00 fino alle 12,30 e nessuno più di me può apprezzare questa cosa.
Io che so perfettamente cosa vuol dire il contrario.......
Grazie karma per non avermi ridato indietro quello che ho fatto io,
Grazie bimbi per essere meglio di me.

mercoledì 16 agosto 2017

La vacanza....una dolce tortura.

La parte più difficile dell'essere genitore è la vacanza.
Non vi è dubbio.
La nostra pazienza viene messa alla prova per tutto il giorno, tutti i giorni.
Sono lontani ricordi i momenti in cui stavi sdraiata sul lettino e il tuo unico pensiero è quello di tenere la testa all'ombra per evitare un' insolazione.
Lontanissimo il ricordo di te che abbandoni l'orologio in fondo alla borsa per poi ripescarlo tutto sporco di sabbia al tuo rientro. Che me ne frega dell'orario!

Ora c'è da spalmare, rincorrere, scavare, asciugare!
L'ombrellone si sceglie in base a due categorie:
- vicino alla riva
- vicino ai bagni
Dipende dalle necessità.

Non sei più leggere come una piuma quando esci dal tuo albergo munita solo di pareo, telo e cuffia, ora, hai la borsa dei teli ( si DEI TELI!) minimo 4! Dentro la crema 50+++ e anche un altro +, borsa delle formine che al secondo giorno non rientrano più nella tua borsa nemmeno se ci passi un rullo compressore, cappellini, retino, materassino, costumi di ricambio, bottiglia dell'acqua...e altro ancora.
Al ritorno si può inviare un curriculum vitae a qualche ditta di traslochi e specificare di essere con esperienza.

La quota spesa per il lettino è praticamente spesa inutilmente dato che sei lì che lo guardi da lontano come un miraggio....Tu sei lì in piedi sul bagno asciuga a controllare che i tuoi piccoli non si allontanano troppo e che presi dai tuffi non arrivano sei bagni più in là....
Nota: stessa resistenza dei bagnini.

Mamma ho sete! mamma ho fame!
Ma il fatidico mamma pipì arriva solo dopo che si sono impanati bene bene con la sabbia: cosi dovrai fare una corsa contro il tempo per portarlo prima a lavarsi e poi correre nei bagni ( sperando che siano liberi!).

E poi su in albergo a lavarli e poi di nuovo giù a scorrazzare in spiaggia....

Finalmente dopo cena vuoi goderti la brezza della sera, il profumo del mare, un gelato meritato ma appena dopo 200mt 'mamma ho sonno'! E dopo aver cercato di convincerli in tutti i modi possibili a rimanere svegli alla fine ti arrendi e torni indietro.
Ah ma puoi star certo che se li porti in un luna park con pagamento in base al tempo il sonno non arriva sicuro....

C'è solo una consolazione, solo una, ma grande: la loro gioia di essere li...di vivere una settimana diversa dal solito, godere del mare e la sabbia, conoscere bimbi nuovi, esplorare e condividere tutto ciò con i genitori che per una settimana sono a disposizione e li a condividere tutto con loro. Invece di doverli dividere con il lavoro, impegni e appuntamenti che di norma hanno i grandi.

Credo che l'immagine dei loro sorrisi e i suoni prodotti dalla gioia azzerano i sacrifici e non ti fanno mai dire: mai più in vacanza! Ma, ciao mare, presto torneremo. Tutti insieme come sempre.

venerdì 4 agosto 2017

UNA COSA CHE CAMBIA....

Avere un (o multipli di un) figlio ti cambia la vita ( ma dai! Non ve l'ha detto mai nessuno, vero??).
Ti cambia la forma fisica, gli orari, il metabolismo, l'organizzazione per le uscite, in alcuni casi le amicizie e pure l'approccio con la spesa.
Ma mentre per alcune cose, come ad esempio la forma fisica o l'organizzazione per le uscite si torna più o meno come prima, per quanto riguarda la spesa sappiate che fin dai primi giorni si inizia male e si finisce anche peggio con il passare del tempo. 
È si, i motivi sono molteplici.
In principio è l'ovetto: questo tenero e grazioso oggetto, dove il tuo cucciolo sta beato anche per ore....se non fosse che pesa come il cemento armato. Se non fosse che sei costretta ad appoggiarlo sul carrello lì dove un giorno tuo figlio si siederà, ostruendo la visuale! Vai solo nei super mercati che già conosci a memoria, così da muoverti e camminare quasi come un robot, non vedi un accidente, le persone e gli scaffali sono in pericolo ma in qualche modo te la cavi.
L'alternativa è mette l'ovetto proprio dentro al carrello ma a quel punto puoi comprare solo un pacco di spaghetti da incastrare negli unici 5 cm liberi rimasti del carrello.
Più che i parcheggi rosa dovrebbero inventare i carrelli rosa!! Sarebbe molto più utile. Dico davvero....
Ma poi finalmente la creatura è grande abbastanza da poterci stare seduta: qui il gioco si fa interessante....
Ora: devi riuscire a camminare al centro esatto della corsia tra i due scaffali in modo tale che né con il braccio destro, né con il braccio sinistro possono prendere o meglio agguantare oggetti.
Ti ritrovi altrimenti con l'adesivo per dentiere, pacchi di ovatta idrofila e cose di questo tipo nel carrello...talvolta capita che ti ci ritrovi un pacco di patatine ma te ne accorgi solo alla cassa e gli dici...." cattivo bambino....Non si fa....adesso dovrò comprarli e mangiarli ....mannaggia..."
Poi la fantastica fase in cui i tuoi figli sono coscienti del luogo in cui si trovano!
E quindi cominciano con la fatidica frase: mamma mi compri....!!
Se prima, noi mamme eravamo un unico compatto gruppo che avevo lo stesso disagio al supermercato, ora qui ci dividiamo in due grandi gruppi: quelle del 'dico sempre di no ma qualche volta diventa un si a patto che una richiesta sana, bio, senza conservanti e coloranti senza olio di palma' e quelle del 'vorrei dire di no ma poi urlano, si sbattono, piangono e mi maledicono, mi fanno sentire stronza e quindi dico sì'....
Desiderano ogni sorta di cose, si fanno nascere gusti nuovi improvvisi pur di riportare qualcosa, riconoscono i prodotti che vedono in pubblicità e che dicono essere perfetti per la loro crescita, e quindi la vogliono 'vuoi che cresco mamma??'

Ma in realtà da questi due gruppi poi nascono tanti piccolo semi gruppi con ogni tipo di variante..basta che in qualche modo ai torna all'auto senza avere il bisogno di un analgesico.

Insomma in parole povere, fare la spesa con i bambini equivale come espiere una colpa,qualunque cosa tu faccia con loro o per loro è sarà sempre bello o emozionante.

LA SPESA NO! ECCO.

giovedì 27 luglio 2017

Pacco uno, due, tre o quattro....?

Sbirciando in Internet mi sono ritrovata a leggere di un test.
C'era un'immagine con quattro pacchi, ogni pacco era un dono e se ne poteva scegliere solo uno.
Il primo erano 50mila euro.
Il secondo tornare indietro di 10anni
Il terzo trovare l'amore vero
Il quarto era la possibilità di parlare per 8 minuti con un caro da l'aldila'.
Incuriosita sono andata a leggermi i commenti e le scelte fatte da altre persone e ho notato che il 90% delle persone avevo scelto i soldi....
Pochi tornare indietro.
Ancora di meno parlare con un defunto.
Quasi nessuno L' amore....che tristezza...
L'amore eterno non riusciva a tener testa a 50mila euro...

Mi sono chiesta perché...voglio dire, se ci fosse stata una cifra più consistente la motivazione non era difficile da trovare, ma 50mila euro teoricamente non ti permettono nemmeno di smettere di lavorare...
C'era solo una risposta che mi ha lasciato a bocca aperta. Diceva: scelgo di parlare con un caro scomparso perché a quel punto avrei la certezza che esiste il paradiso e la mia vita sarebbe diversa....gli ho fatto un applauso mentale.
Però tornando al discorso dell'amore eterno: perché non lo avete scelto?
Credete che i soldi vi facciano più felici?
E vorrei vedere in una fredda serata d'inverno come vi abbracciano questi soldi sul divano davanti ad un film.
Vorrei vedere come vi asciugano le lacrime mentre piangete dopo l'ennesima delusione che vi ha servito la vita.
Vorrei vedere che gusto c'è nell' andare al ristorante e avere dall'altra parte della candela una sedia vuota....oh però con il caviale nel piatto....
Che ci fai con delle scarpe da 300 euro se la ci percorri una strada da solo, o con un cassetto di legno massello se dentro hai sogni che non valgono nemmeno un centesimo.
Non che i soldi non abbiamo importanza! Ma che scherziamo....tutto gira intorno a loro....anche la salute delle volte (che si dice essere la cosa più importante!!) però non credo che meritasse il primo posto sul podio davanti all'amore.
Il secondo era più meritato o anche il terzo...
Sarò all'antica forse...o forse conosco cosa significa essere amata e amare che mi permetto di dirvi che da più felicità di un debito sanato.
Credo che si possa essere ricchi anche con il conto corrente in rosso, credo che piano piano, scalino dopo scalino, le soddisfazioni arrivano, anche se non partiamo con grandi cifre in banca.
Con i soldi puoi comprare, con l'amore puoi donare.
Con i soldi puoi stare in mezzo a tanta gente, con l'amore non sei mai solo.
Il cinismo aveva prevalso sul romanticismo e questa è l'immagine che meglio rappresenta questi anni.
Non c'è certo bisogno di sbirciare le risposte di un test per capire che l'umanità ha perso la sua parte umana, che avere di questi tempi conta più che essere, che un oggetto da più soddisfazione di un sentimento, che il vissero per sempre felici e contenti si riferisce ad una scarpa abbinata alla borsa giusta non ha due persone.

Mi auguro che presto potrete scegliere il quinto pacco: la possibilità di non avere mai dei rimpianti.

Io ho scelto il pacco numero 3, tanti anni fa e l'ho scelto di nuovo qualche giorno fa.
Perché in fondo, credo fortemente che l'amore fa sentire ricchi.

lunedì 17 luglio 2017

ERO QUI!!!!

ECCOMI!!! SONO QUI!!
NON HO ABBANDONATO LA MIA CREATURA...L'HO SOLO LASCIATA UN MOMENTO IN SOSPESO.
ERO SEMPRE QUI PRONTA CON UNA GRAN VOGLIA DI SCRIVERE DI RACCONTARE MA STRANAMENTE, NON RIUSCIVO.
STAVO DAVANTI A QUESTA LINIETTA VERTICALE CHE LAMPEGGIAVA SULLO SCHERMO BIANCO MA LE PAROLE NON COMPARIVANO.
L'ESTATE E' UNA BELLISSIMA STAGIONE (IO LA AMO), MA INGANNA: LE GIORNATE SI ALLUNGANO MA LE ORE NON BASTANO PIU'.
LE SCUOLE CHIUSE COMPLICANO IL TUTTO.
QUESTI DUE MARMOCCHI SONO SEMPRE IN GIRO PER LA CASA.....E NON TI LASCIANO UN MINUTO!! MA STO SCRIVENDO COSE OVVIE.
ECCO, LA VERITA' E' CHE QUESTO BLOG NASCE DAL BISOGNO DI COMUNICARE QUALCOSA, DI RACCONTARE DI ME E DELLA MIA VITA MA QUESTE ULTIME SETTIMANE MI SONO SENTITA COME SE NON AVESSI PIU' NULLA DA DIRE, DA OFFRIRE: UN BEL VASO VUOTO.
ODDIO! CI ANDREI CAUTA CON I PARAGONI A FIORI E PIANTE IN GENERE PERCHE' SONO COSI LONTANA DA AVERE UN POLLICE VERDE CHE DUBITO ADDIRITTURA DI AVARE UN POLLICE, INOLTRE RISCHIEREBBERO DI MORIRE ANCHE QUESTI FIORI IMMAGINARI.
NO, LA PAMY NON HA ASSOLUTAMENTE UN FUTURO DA GIARDINIERE, BOTANICA O FIORAIA.
BE' COMUNQUE, LA SENSAZIONE E' STATA QUESTA: UN VASO ( BEL VASO EH!!) CON NULLA DENTRO, NON SAPEVO TROVARE UN ARGOMENTO, E NELLA VITA HO IMPARATO CHE SE NON HAI NIENTE DA DIRE ALLORA E' MEGLIO TACERE.
SONO ANCORA IN QUESTO STADIO, MA PER FORTUNA CI SONO STATE PERSONE CHE MI HANNO CHIESTO PERCHE' NON SCRIVEVO PIU' E CHE FINE AVESSERO FATTO I POST DEL BLOG E MI HA FATTO PIACERE VUOL DIRE CHE QUALCUNO LI CERCAVA E NOTAVA L'ASSENZA QUINDI HO DECISO CHE ALMENO UNA PARVENZA DI MOTIVAZIONE LA DOVEVO DARE.

CHE BELLO ESSERE DI NUOVO QUI E VEDERE LE PAROLE CHE COMPAIONO SULLO SCHERMO!!!
TROVERO' ASSOLUTAMENTE TEMPO PER QUESTO MIO SPAZIO CHE ADORO NONOSTANTE L'ESTATE TI PORTA A STARE SEMPRE LONTANA DA UN COMPUTER, NONOSTANTE I BIMBI RICHIEDONO E ASSORBONO QUASI TUTTO IL MIO TEMPO, NONOSTANTE I PENSIERI CHE CON DIFFICOLTA' SI METTONO IN ORDINE NELLA MIA TESTA ULTIMAMENTE.

IM COME BACK!!!




lunedì 12 giugno 2017

Si deve anche litigare....poi si fa pace....❤

Non ce nulla da fare, siamo predisposto e portati ad analizzare sempre le vite altrui.
Nel 90% dei casi diciamo che noi avremmo fatto diversamente una cosa o preso altre decisioni.
Nella nostra mente i nostri non-richiesti consigli sono perfetti e inattaccabili, ripeto, nella nostra mente!
In altri casi, comunque, se una persona ti espone un suo problema si pensa sempre che a noi non accadrà, che noi siamo più bravi o semplicemente noi ci facciamo meno problemi mentali.
La storia con mio marito è sempre stata motivo di critiche, il modo in cui organizzavano le giornate con la nascita dei bambini, il nostro modo di non saper tenerci nulla dentro e non risparmiarsi mai una discussione se quel momento in particolare ne necessitava uno.
Non ci siamo mai risparmiati un ti amo ma neanche mai un Vaffanculo.
Delle volte, forse, questo modo istintivo di vivere la vita, la vita di coppia ha portato qualche imbarazzo ma tant'è....siamo cosi.
Credo che il dialogo con il proprio partner sia fondamentale, ma fondamentalmente è anche la natura che ci caratterizza: se un argomento è motivo di discussione noi, non lo aggiriamo o lo evitiamo, ma andiamo dritti testa contro testa ad esporre la nostra verità, il nostro punto di vista.
Ma che caspita! Come si fa a far pace se non si litiga mai!!!

Credo che le persone che non litigano mai siano pericolose.
Credo pure che non si può mai litigare, si può solo rimandare e rimandare di nuovo ma prima o poi la bomba esplode e in quel caso, vi dico, si salvi chi può...
Sarà una bomba enorme che si porterà con sé tantissime parole non dette e sarà difficile uscirne
Tra l'altro avere un piccolo scontro è anche un sintomo di forza e amore: quando si dedica tempo per cercare di far capire alla persona che si ama il proprio pensiero è tempo che dedichiamo alla coppia, vuol dire che è importante che l'altro capisca
Vuol dire che tieni al fatto che vuoi raggiungere un punto di incontro.
Credetemi quando vi dico che la vostra unica e vera paura deve essere non aver più neanche voglia di discutere.
Non aver più voglia di capire, di capirlo e di farvi capire.
Credo che quello sia il momento dei titoli di coda e puoi solo scegliere se rimanere a fissare uno schermo nero o guardare il prossimo film.

martedì 6 giugno 2017

TIC TAC

TUTTI SI DOMANDANO SE CE VITA DOPO LA MORTE MA POCHI SI RICORDANO CHE C'E' VITA DOPO LA NASCITA.
QUANTO TEMPO PERDIAMO? QUANTE OCCASIONI NON COGLIAMO? QUANTE PAROLE NON DICIAMO O MAGARI NE DICIAMO TROPPE CHE NON ERANO NECESSARIE.
SI DICE CHE OGNUNO DI NOI HA DUE VITE, LA SECONDA INIZIA DOPO AVER SCOPERTO CHE NE ABBIAMO SOLO UNA.
SPRECARE E' LA PAROLA D'ORDINE.
SPRECHIAMO TEMPO PREZIOSO, SEMPRE...COME SE UN DOMANI FOSSE SEMPRE GARANTITO MA DI GARANZIE NON NE ABBIAMO NESSUNA IN QUESTA VITA.
RIMANDARE A DOMANI VALE SOLO SE QUELLO CHE DEVI FARE E' SPOLVERARE O TOGLIERE LE RAGNATELE....( NON SONO DUE ESEMPI A CASO, SONO I MIEI!)
LA COSA IMPORTANTE, SECONDO IL MIO MODESTO PARERE E' DARE IL GIUSTO TEMPO A SE STESSI, ALLE PERSONE CHE ARRICCHISCONO LA NOSTRA VITA, ALLE PERSONE CHE CE LA RENDONO MIGLIORE E ALLE PERSONE CHE VI TENGONO AL LORO FIANCO NONOSTANTE TUTTO.
DEDICARE TEMPO ALLE PROPRIE PASSIONI.
DEDICARE TEMPO AL NOSTRO LAVORO CONSAPEVOLI CHE AL NOSTRO LAVORO GLI STIAMO DANDO LA COSA PIU' PREZIOSA CHE ABBIAMO: IL TEMPO
IL TEMPO E' ORO? NOOO, L'ORO E' INFINITAMENTE MENO PREZIOSO...IL TEMPO E' VITA.

AVERE UNA VITA DOPO LA MORTE PUO' NON ESSERE PRODUCENTE, NON VORREI CHE LA PASSASSIMO A PENSARE A TUTTE LE COSE CHE AVREMMO POTUTO FARE IN QUESTA.

SENTO TROPPE VOLTE LE PERSONE DIRE CHE NON SI SONO FATTE VIVE PERCHE' NON HANNO AVUTO TEMPO. BE' A PRESCINDERE CHE NON CREDO A QUESTA SCUSA, VOGLIO CONCEDERGLI IL BENEFICIO DEL DUBBIO E DARGLI UNA NOTIZIA STRAORDINARIA: C'E' IL TEMPO! ED E' QUEL PICCOLO SPIRAGLIO CHE SI CREA TRA UN OBBLIGO E UN ALTRO. E' NELLA PAUSA PRANZO, E' UNA TELEFONATA, E' UNA VISITA DI PASSAGGIO MENTRE SI STA ANDANDO AD UN APPUNTAMENTO, E' UNA SCUSA.

SE NON HO AVUTO MODO DI CHIAMARE O DI NON VEDERE QUALCUNO E' PERCHE' FONDAMENTALMENTE IL TEMPO NON L'HO VOLUTO CERCARE VERAMENTE O PERCHE' ABBIAMO QUEL BRUTTO, MALEDETTO VIZIO DI RIMANDARE A DOMANI, CHE POI UN DOMANI DIVENTA LA PROSSIMA SETTIMANA E POI IMPROVVISAMENTE UN MESE E COSI VIA.

OK, MAGARI GLI IMPEGNI E IL LAVORO CON L'AGGIUNTA DI BAMBINI NEL CASO CI FOSSERO COMPLICANO IL TUTTO, MA NON LO RENDONO CERTAMENTE IMPOSSIBILE.
CERTO MAGARI TROVARE TEMPO RICHIEDE UNO SFORZO MAGGIORE IN CERTI MOMENTI DELLA VITA, RICHIEDE MOLTO IMPEGNO MA FORSE E' PROPRIO PER QUESTO CHE RENDE IL TUTTO ANCORA PIU' APPREZZABILE.
SE OGNUNO DI NOI CONOSCESSE LA DATA DI SCADENZA DELLE PERSONE CI COMPORTEREMMO IN MANIERA DIVERSA NE SONO CERTA!!!
IMPROVVISAMENTE IL TEMPO LO TROVEREMMO.

SONO LA PRIMA PERSONA CHE DOVREBBE PRENDERE SPUNTO DA QUESTO PENSIERO CHE HO APPENA SCRITTO PERCHE' SONO UNA DI VOI, SONO UNA DI QUELLE PERSONE CHE RIMANDA ED E' IL PIU' GRANDE DIFETTO CHE MI RICRIMINO E CHE ODIO.
APPUNTO MENTALE: DOMANI POTRESTI OGGI DEVI.